La Psicoterapia Sistemico Relazionale è un orientamento, tra i diversi presenti in psicoterapia, molto vasto e ricco di teorie di riferimento. Nel presente articolo ne esporrò solo una parte che, a mio avviso, può essere considerata come il cuore dell'approccio sistemico.
L’ approccio Sistemico Relazionale considera la persona non come nucleo a sé ma inserita all'interno della propria rete relazionale significativa. Questo implica che tutte le componenti psicologiche, che possono far parte di un individuo, vengono considerate all'interno e in relazione alla propria rete relazionale significativa.
La teoria di riferimento è che la persona crea la propria idea di sé e struttura il suo punto di vista sulle cose e sul mondo a partire da ciò che ha imparato nel corso della vita.
Per fare ciò la Psicoterapia Sistemica va ad esplorare i vissuti significativi, il passato, il modo che la persona ha imparato a stare in relazione, per poi ritornare sulla difficoltà presente ed attribuirle un significato. Tutto ciò lo si fa guardando in modo approfondito la storia del paziente, le sue emozioni e sensazioni, le idee, i pensieri, come queste si sono strutturate nel tempo.
Padre fondatore dell'idea sistemica è Gregory Bateson, studioso antropologo, sociologo e psicologo britannico, appassionato di scienza e del mondo. Dai suoi scritti partono le riflessioni sistemiche e nel corso del tempo si sono susseguite diverse scuola di pensiero. Nello specifico, l’approccio che utilizzo, fa capo al Milan Approach, un modello sistemico di terapia familiare e relazionale, che vede padri fondatori Luigi Boscolo e Gianfranco Cecchin, psichiatri e psicoterapeuti che nella loro carriera si sono occupati di psicoterapia familiare.
Secondo l'approccio Sistemico Relazionale in ottica Familiare, la principale rete relazionale di riferimento è la Famiglia ed è all'interno di questa che si struttura l'idea di sè e si sperimentano i primissimi vissuti. La Famiglia è considerata come un sistema all’interno del quale andiamo a strutturare l'idea che oggi abbiamo di noi stessi e degli altri.
L'obiettivo della psicoterapia è la risoluzione delle difficoltà riportate in terapia, attraverso la co-costruzione della storia familiare e di coppia (se si sta svolgendo una psicoterapia di coppia) e di un nuovo punto di vista.
Andare nel passato e ripercorrerlo ci serve per capire noi stessi oggi, soprattutto come mai e da dove si è strutturata l' idea di sé.
Si arriva in questo modo alla costruzione dell'ipotesi sistemica di funzionamento, un'ipotesi che vede le relazioni, il modo di comunicare all'interno della propria famiglia, le appartenenze, la distanza o la vicinanza tra i vari membri familiari, e tutti quegli elementi che possono risultare fondamentali nella comprensione della difficoltà riportata dal paziente.
Secondo la sistemica la manifestazione di una sintomatologia psicologica non è altro che un tentativo di risoluzione di un problema. La famiglia intera, l'individuo, ricerca una naturale omeostasi ovvero un costante equilibrio all'interno della propria vita. In seguito ad eventi che vanno a scombussolare questa omeostasi, la famiglia ricerca naturalmente un riequilibrio ed, a volte, lo si fa utilizzando il sintomo come risolutore.
Ciò che caratterizza l'Approccio Sistemico ad orientamento Familiare, è proprio il costante allargamento al proprio sistema familiare di riferimento. Per fare questo, e se lo si reputa utile per la persona, lo psicoterapeuta sistemico può avvalersi anche di una psicoterapia familiare per riuscire a comprendere ancora meglio le dinamiche che ci sono all'interno del sistema e di come queste poi hanno influito sull'idea di sé in ciascun componente familiare.
Secondo la psicoterapia sistemica, un familiare che riporta una sintomatologia viene nominato come "paziente designato", ovvero come colui che sceglie e che è stato scelto dalla famiglia come portatore del sintomo, che si sviluppa in uno o più componenti come risoluzione di un problema. Secondo tale idea, quindi, il sintomo non è della persona ma della famiglia che esprime in questo modo un tentativo di soluzione ad un malessere.
Chi decide di intraprendere un percorso di Psicoterapia Sistemico Familiare, lo fa per lavorare sui propri vissuti, sulle proprie emozioni, sull'idea di sé. Ciò è possibile farlo andando indietro, ripercorrendo gli eventi significativi della propria vita, dai più remoti a quelli più recenti, individuando, poi, la posizione e il ruolo che la persona ha avuto all'interno della propria famiglia poiché questo risulta fondamentale nella comprensione di se stessi, oggi.
Dott.ssa Paola Tridente
Opmerkingen